Al podestà di mat

podesta di mat bormio

A carnevale ogni scherzo vale… e nell’antichità a Bormio questa frase era portata veramente all’eccesso con l’elezione del “podestà di mat”. La figura non era prettamente simbolica, come avviene tutt’oggi e, se non mi credete, continuate a leggere.

È noto che Bormio era governata da un podestà, figura apparsa per la prima volta attorno al 1200 per volere del Vescovo di Como. Il podestà aveva sostanzialmente il potere di prendere qualsiasi decisione riguardante Bormio e, senza il suo assenso, anche il consiglio direttivo non era autorizzato a svolgere alcuna funzione. Negli ultimi giorni del carnevale il podestà veniva sostituito da un “podestà di mat” che, per i pochi giorni restanti, destituiva il vero governatore e ne prendeva le funzioni.

Il podestà di mat, subito dopo l’elezione, veniva portato in trionfo dai suoi “sudditi” su un trono, agghindato di tutto punto. Durante il suo giro per il paese bussava di casa in casa, chiedendo soldi e tributi ai poveri cittadini. Tutto questo giro era accompagnato da tamburi festanti e paesani in maschera. La cosa particolare è che il podestà di mat veniva scelto non tra i nobili del paese, ma tra i cittadini più umili, artigiani e contadini.

Letta così sembrerebbe che il ruolo di podestà di mat fosse molto ambito tra i paesani. La cosa è vera fino a un certo punto. Durante gli ultimi giorni del carnevale tutti i cittadini festeggiavano a spese del “povero” podestà di mat, ed è per questo che il giro di raccolta di soldi e donazioni era fondamentale, visto che – col tipico spirito valtellinese – durante il sabato del carneval di mat veniva offerto un banchetto a base di polenta a tutti i poveri del paese. Verso la metà del 1700 però le donazioni iniziarono a scarseggiare e alcuni cittadini, obbligati al ruolo di podestà di mat dalla gioventù bormina, rischiarono di dilapidare tutte le loro sostanze. Tutto ciò portò a problemi di ordine pubblico, reali, e alla temporanea sospensione del ruolo dal 1755.
Il podestà di mat venne introdotto di nuovo una decina di anni più tardi – sotto il nome di “re del carnevale”- a patto che le sue decisioni sottostassero a quelle del vero podestà e non causassero problemi e tumulti nel paese.

podesta di mat

Una foto dello scorso Carneval di mat

Con la fine del 1700 questa tradizione andò a morire anche se, da una decina d’anni, il podestà di mat è tornato in auge: la domenica di carnevale spodesta il sindaco e prende possesso della piazza, ergendosi sul trono e leggendo le lamentele – più o meno goliardiche – che i concittadini hanno raccolto nel corso dei mesi. Un modo per recuperare le vecchie tradizioni di un tempo, divertendosi, senza creare confusione e disordini.

(foto F.Compagnoni)

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