Bormio. “La magnifica terra”

Vista panoramica - Bormio

Bormio (1225 m) è una cittadina in provincia di Sondrio che si colloca in una conca dove confluiscono le valli di Valdisotto, Valdidentro e Valfurva, ai confini del meraviglioso Parco Nazionale dello Stelvio.

Le origini di Bormio e l’etimologia del suo nome sono ancora oggi incerte. L’ipotesi più probabile accredita una derivazione dall’indoeuropeo gwor – “caldo” – successivamente labializzato in bhor. Il collegamento evidente è con le numerose fonti termali presenti nella zona.
Storicamente i primi reperti ritrovati appartengono al V secolo A.C. Ad oggi non esistono prove certe che testimoniano l’origine romana di Bormio, visto che i primi riscontri risalgono alla fine del IV secolo sotto il regno di Teodosio. Più probabile che, visto la posizione favorevole della cittadina, la creazione dei primi insediamenti avvenne precedentemente e il ritrovamento di qualche manufatto etrusco potrebbe far propendere per per questa ipotesi.

Piazza Cavour - Bormio

Piazza Cavour – Bormio

Il centro medievale di Bormio è uno dei più antichi di tutta la Valtellina. La città un tempo era difesa da trentadue torri, di cui solo cinque sono ancora in piedi. La più famosa è la Torre delle Ore, che domina la Piazza del Kuerc, ma è molto nota anche la Torre Alberti – in Via Roma – che in passato ospitò numerose personalità che soggiornarono in città. Importante ricordare anche il Palazzo De Simoni – appartenuto all’omonima famiglia, di cui è ancora esposto lo stemma – attuale sede del Museo Civico cittadino.

Oggi Bormio è nota come uno dei centri turistici più rinomati di tutto l’arco alpino. Meravigliosa d’inverno, dove si possono sfruttare gli oltre 50 km di piste da sci e la bellezza dei percorsi con le ciaspole, e molto attiva d’estate, quando il verde prende il sopravvento e si possono fare stupende passeggiate nel Parco Nazionale dello Stelvio, spericolate gite in mountain bike o salite mozzafiato per gli amanti della bici da corsa. Altro punto di forza sono le acque termali dei bagni di Bormio: note fin dai tempi degli antichi romani, hanno visto il passaggio di nomi illustri della storia internazionale. Tra i tanti piace ricordare, nel 1493, quello di Leonardo da Vinci.

Giro d'Italia 2012

Una foto tratta dal Giro d’Italia 2012

Il clima e a posizione rendono Bormio una cittadina ideale per lo sport di alto livello professionistico. Molte squadre di calcio di serie A – in passato Fiorentina, Inter e Genoa, nell’estate 2013 il Torino – e straniere hanno organizzato il loro ritiro estivo nella “magnifica terra”. Oltre al calcio c’è anche la pallavolo – Piacenza e Busto Arsizio, sempre quest’estate – e una lunga e proficua collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro, che da anni organizza i suoi corsi allenatori in zona. Sempre parlando di pallacanestro – che spesso ha visto la presenza delle squadre senior azzurre – non si può dimenticare il Valtellina Circuit, manifestazione che da anni porta in città squadre professionistiche di altissimo livello tra agosto e settembre e ha visto scendere in campo – in due occasioni – persino il più grande di sempre, “His airness” Micheal Jordan. Per i ciclisti e podisti ricordiamo il Mapei Day – Re Stelvio, la Gran Fondo di MTB Alta Valtellina e il Giro dei laghi di Cancano.

D’inverno Bormio diventa un appuntamento fisso con i ritiri delle varie nazionali sciistiche e con la Coppa del Mondo di sci, organizzando una discesa libera il 29 dicembre. In passato ha anche ospitato per due volte, nel 1985 e nel 2005, i Campionato Mondiali di sci alpino e, nel 2008, è stata la sede delle finali di Coppa del Mondo di sci. Nel 2000 si sono svolti anche i Campionati Europei di short track al Palaghiaccio Braulio e da anni l’ASD Bormio Ghiaccio è uno dei vivai più floridi della nazionale italiana.

Importanti sono anche le tradizioni locali, che si mantengono da secoli. I “gabinat” il 6 di gennaio, il palio delle contrade tra gennaio e febbraio, il carnevale e i più celebri Pasquali, che si svolgono la mattina di Pasqua. Tradizioni popolari ma anche tradizioni culinarie, con prodotti genuini e saporiti, e il famosissimo amaro Braulio, inventato nel 1875 dal farmacista Giuseppe Peloni.

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