Legambiente lancia l’allarme sul Parco Nazionale dello Stelvio

Cervi inverno Parco Nazionale dello Stelvio

Pochi giorni fa è stato lanciato l’allarme da parte di Legambiente riguardo alla possibile scissione del Parco Nazionale dello Stelvio. Le parole usate nell’articolo sono molto forti, così come forte è il rischio di perdere il più grande parco nazionale alpino.

Già nel 2010 Legambiente aveva tuonato contro la scissione del Parco Nazionale dello Stelvio, invitando l’allora ministro Prestigiacomo a fermare l’iniziativa voluta dalle province autonome di Trento e Bolzano. Dopo cinque anni siamo però tornati al punto di partenza.

Sarebbe il primo caso in Europa di declassamento, ci auguriamo quindi che il Presidente Renzi e il ministro dell’Ambiente Galletti vogliano evitare in extremis di danneggiare anche a livello internazionale tutto il nostro sistema di aree protette“, ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

Anziché innovare e semplificare il sistema di gestione dell’area protetta – ha continuato Cogliati Dezza – si preferisce scinderla in tre unità separate che potranno decidere ciascuna, in regime di totale autonomia e in nome di un malinteso e irresponsabile decentramento, di allentare vincoli o addirittura di stralciare porzioni di territorio. E’ difficile comprendere come il Ministero dell’Ambiente possa aver siglato un’intesa con la quale lo Stato, oltre a dismettere il finanziamento dell’ente, rinuncia ad esercitare qualsiasi funzione di controllo nei confronti di un parco nazionale di questa importanza e notorietà”.

Anche il CAI e il Touring Club italiano avevano puntato il dito contro questo accordo, fin dall’estate scorsa.

“Al Parco Nazionale dello Stelvio appartengono parti importanti dei territori delle Province di Trento, Bolzano, Sondrio e Brescia e la gestione comune ha consolidato l’integrazione tra le diversità culturali, linguistiche e geografiche che l’eventuale frammentazione gestionale farebbe inevitabilmente arretrare nell’affermazione localistica. «L’unitarietà gestionale è uno dei principi cardine della Legge quadro sulle Aree protette (394/1991) e il venir meno di questa caratteristica creerebbe ulteriori problemi di coordinamento con le Aree protette confinanti.” ha dichiarato il presidente del CAI Umberto Martini

Parco Nazionale dello Stelvio

Parco Nazionale dello Stelvio

Secondo il presidente del Touring Club Italiano, Franco IseppiIl paesaggio montano è un tassello irrinunciabile del mosaico che compone il patrimonio del nostro Paese. La difesa e la valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico è un valore alla base del sentire comune al quale il Touring non vuole rinunciare. Da 116 anni lavoriamo, con impegno e passione, per promuovere uno sviluppo ed un turismo consapevole ed eco-motivato e davanti a minacce di questo genere – conclude Iseppi – siamo chiamati a ricoprire un ruolo di straordinaria importanza e vogliamo farlo insieme alle altre autorevoli associazioni per difendere quanto abbiamo di più prezioso.”

La vicenda è ben lungi dall’essere conclusa, almeno secondo l’opinione del presidente lombardo di Legambiente Damiano di SimineCi appelliamo al Governo affinché non avalli una simile decisione, altrimenti sarà inevitabile ricorrere alle istituzioni internazionali per evitare il primato europeo di declassamento di un parco nazionale”.

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