L’Homo salvadego arriva a Bormio

homo salvadego

A carnevale ogni scherzo vale… ma chi è quello strano uomo munito di clava e raffigurato su un muro di una parete della celebre “Camera picta” nella contrada Pirondini di Sacco, in Val Gerola?
Secondo la leggenda sarebbe l’homo salvadego, l’equivalente valtellinese dello Yeti.

La storia dell’homo salvadego – traducibile in un semplicistico “uomo selvatico” – è nota in tutta la Valtellina. Non si tratta, come la raffigurazione potrebbe far erroneamente pensare, di un uomo primitivo. L’Homo salvadego è sostanzialmente un uomo che ha scelto la vita nella natura, tra i boschi, e ha insegnato come vivere in queste zone alle persone che giungevano da fuori.

Dotato di forza straordinaria, l‘Homo Salvadego non è però un pericolo per gli altri esseri umani. Descritto come pacifico, a lui viene associata una canzoncina che di terribile ha proprio poco.

E sonto un homo salvadego per natura,
chi me offende ge fo pagura”.

libri svelati bormio

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Per scoprire qualcosa di più su questo fantomatico Homo Salvadego non perdete l’evento di questa sera alla Biblioteca di Bormio, magistralmente presentata da Alessio Strambini. Dalle ore 20.30 in avanti, con ingresso libero, consigliato sia ai grandi che ai piccini.

Per chi non potesse presenziare, la leggenda dell’homo salvadego è ben spiegata sul libro a lui dedicato – “L’Homo salvadego di Sacco in Val Gerola” – scritto da Natale Perego, edito da Bellavite.

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