Bio invaders, conferenza al Parco Nazionale dello Stelvio.

Giornata molto interessante per i turisti che volessero spendere qualche ora presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio.

Il pomeriggio – dalle ore 17.00 – ci sarà la proiezione del film di Yves Lanceau e Natalie Trichet intitolato “Le sorprendenti farfalle d’Europa (ètonnants papillons d’Europa)”.
Il film documentario presenta le trentasette specie di farfalle e le ventinove specie di falene che sono presenti nei Parchi Nazionali di Francia, Italia e Germania. Verrà approfondita la vita di questi meravigliosi insetti, la difficoltà a sopravvivere e il loro ruolo nei differenti ecosistemi.
La durata della proiezione dovrebbe essere di circa mezz’ora.

farfalle Parco Nazionale dello Stelvio

In serata, evento organizzato in collaborazione con l’Università degli studi dell’Insubria, ci sarà una conferenza dal titolo “Bio-invaders: l’influenza delle specie alloctone negli ecosistemi
Adriano Martinoli e Ambrogio Molinari istruiranno i presenti sui problemi dell’inserimento di specie esotiche negli ecosistemi. Questo problema, che sembra molto distante da noi, in realtà è presente anche in Lombardia, con “l’invasione” di decine di piante e di animali – nutrie, scoiattoli grigi, gamberi della Louisiana – che non facevano parte del nostro territorio.
La conferenza inizierà alle ore 21.00.

Entrambi gli eventi, ingresso libero, saranno svolti presso il Centro Visitatori del Parco Nazionale dello Stelvio, a S.Antonio Valfurva, in Piazza Forba, 4.
Per informazioni si può chiamare – dalle 15.30 alle 18.30 – il numero 0342.94.50.74.

3 Comments

  1. Scoiattolo Grigio

    24 aprile 2014 at 18:04

    Siccome e’ purtroppo ormai arcinoto che di fronte ad animali e vegetali non autoctoni (anche se magari qui presenti da decine e decine di generazioni) la risposta dei ricercatori universitari e’ sempre quella di invocare l’eradicazione, si invita alla consultazione del sito scoiattologrigio.org per prendere visione di un’opinione contraria e delle sue ragioni.

    • Rosso Scoiattolo

      2 maggio 2014 at 10:59

      Le “informazioni diverse” di “Scoiattolo Grigio” dovrebbero nella sua ottica fornire indicazioni obiettive, in realtà si tratta di “propaganda” preconfezionata che viene copiata e incollata in vari blog, quindi rispondo qui come già fatto altrove.
      Vediamo punto per punto le presunte “verità” che ci ha elencato “Scoiattolo Grigio”, raccontando solo le parti che gli facevano comodo :
      – E’ stato aperto un “case file” dallo Standing Commitee della Convenzione di Berna, un documento ufficiale e verificabile da tutti è disponibile a questo link del sito ufficiale del Consiglio d’Europa: (https://wcd.coe.int/com.instranet.InstraServlet?command=com.instranet.CmdBlobGet&InstranetImage=1953013&SecMode=1&DocId=1808934&Usage=2). Le conseguenze del mancato rispetto delle prescrizioni del case file sono quelle previste dall’art. 18 della Convenzione di Berna, che prevede la trasmissione del caso ad un tribunale arbitrale le cui sentenze sono definitive e vincolanti. In ogni caso il paragone con le procedure di infrazione della Commissione europea è calzante.
      – l‘Unione Internazionale per la Conservazione della Natura considera lo scoiattolo rosso “non a rischio di estinzione” perché per fortuna ha un areale estremamente vasto (non c’è solo in Italia), ma nella pagina ufficiale relativa allo scoiattolo europeo mette chiaramente in evidenza il rischio dovuto alla presenza dello scoiattolo grigio in Inghilterra e Italia. Questa è la pagina ufficiale: http://www.iucnredlist.org/details/summary/20025/0
      – la distruzione dell’habitat è la principale causa di scomparsa per quasi tutte le specie, nel caso dello scoiattolo rosso in Italia (ed in Gran Bretagna) alla distruzione dell’habitat si aggiunge la competizione con una specie alloctona come lo scoiattolo grigio: i due effetti dunque si sommano , con l’aggravante che in questi paesi lo scoiattolo rosso scompare anche dove il suo habitat è ben conservato
      – lo scoiattolo grigio è ufficialmente un portatore sano del pox virus (http://www.biomedcentral.com/1746-6148/6/33/) che per fortuna non è ancora stato rilevato in Italia, ma che in Gran Bretagna determina ufficialmente la morte degli scoiattoli rossi con conseguenze estremamente negative sulle popolazioni locali: http://northernredsquirrels.org.uk/pox.htm. Non metto link alle immagini di scoiattolo rosso malati perché possono essere impressionanti.
      – Nessuno parla di eradicazione in Piemonte, ma l’intervento ha lo scopo di tenere sotto controllo le popolazioni di scoiattolo grigio per evitare, dato che l’areale italiano è in continua espansione, che si diffondano nel resto d’Europa. Questo è il link del sito ufficiale del progetto LIFE: http://www.rossoscoiattolo.eu/
      Le questioni etiche sono personali e rispettabili. La realtà dei fatti invece è cosa ben diversa e non andrebbe adattata alle proprie esigenze.
      Cordiali saluti

  2. Giovanna Barè

    29 aprile 2014 at 12:24

    Ogni opinione informata è sempre bene accetta. La ringrazio per il contributo interessante e invito tutti i nostri lettori a prenderne visione.

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